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Wednesday, January 28, 2015

Generoso Pope: arrivo’ con 10 dollari, costrui’ un impero



Generoso Pope ( Generoso Papa) nacque a Pasquarielli, frazione del Comune di Arpaise  ( Benevento), il 1 aprile 1891, da  Fortunato Papa and Fortuna Covino.  emigrò a New York negli Stati Uniti nel 1906, a 15 anni e con solo dieci dollari in tasca. Dormi’ la prima notte sulla panchina di un parco pubblico e comincio’ dalle mansioni più umili. Trovo’ subito lavoro portando acqua per 3 dollari alla settimana agli operai che stavano costruendo l’East Side Tunnel della Pennsylvania Railroad. Successivamamente lavoro’ nell’edilizia e frequento’ corsi scolastici la sera. Nel 1911 entro’ a far parte della Colonial Sand and Stone, una piccola impresa di costruzioni, diventandone superintendent, Quando alcuni anni dopo la ditta fu sul punto di fallire, riusci’ a persuadere proprietari e i creditori a dargli la responsabilita’ della societa’ e nel giro di pochi mesi, lavorando da 12 a 16 ore al giorno, riusci’ a salvare l’impresa trovando nuovi clienti, battendo la competizione ed espandendo il raggio di attivita’. Nel 1912, entrò anche nel settore alimentare fondando la Pope Foods per l'importazione di prodotti alimentari dall'Italia.
Tra il 1916 ed il 1918 prese pieno controllo della Colonial Sand & Stone trasformandola nella più grande azienda di sabbia e ghiaia nel mondo, edificando alcuni tra i maggiori edifici di New York, tra cui il Rockefeller Center (1929-40), la Radio City Music Hall (1932), l'Empire State Building (1929-31), il ponte George Washington (1927-31), e il primo Yankee Stadium (1923). Grazie alle enormi ricchezze accumulate e all'ingresso spregiudicato nel campo della politica e dell'informazione, Pope divenne uno degli uomini più potenti non solo all'interno della comunità italoamericana ma dell'intera società newyorchese.
Nel 1928 comprò il quotidiano di lingua italiana "Il Progresso Italo-Americano" per 2 milioni di dollari, raddoppiandone in breve la diffusione a oltre 200.000 copie. Acquisì ulteriori testate a New York, tra cui Il Bollettino della Sera, Il Corriere d' America, e il quotidiano di Filadelfia L'Opinione. Egli possedeva anche una stazione radio, WHOM (l'attuale 92,3 NOW). In questo modo Pope controllava le principali fonti di informazione politica, sociale e culturale della comunità italo-americana newyorchese. Alla WHOM, tra l'altro, lavorò anche Mike Bongiorno che poi fece fortuna alla televisione italiana. 
Pope era un democratico conservatore e fu uno dei principali sostenitori a New York di Franklin D. Roosevelt. I suoi giornali giocarono un ruolo fondamentale nel garantire il voto italiano per il partito democratico del New Deal, nonostante ogni controversia per i suoi legami con la Tammany Hall e l'amicizia personale con il boss mafioso Frank Costello, che Pope volle nel 1927 come padrino del suo figlio minore. Ai propri lettori italiani Pope ripeteva l'incoraggiamento ad imparare l'inglese, diventare cittadini, e votare. Il suo obiettivo era quello di infondere l'orgoglio e l'ambizione ad avere successo in un'America moderna, oltre che naturalmente ottenere in cambio il sostegno della politica per le proprie imprese. Forte delle sue amicizie presidenziali, Pope si adoperò per fare del Columbus Day una festa nazionale, fondando il 12 ottobre 1929 l'annuale New York Columbus Day Parade, della quale fu Grand Marshal per 20 anni (ancora oggi la più grande Columbus Day Parade del mondo).
Pope trovò però i suoi più formidabili avversari all'interno della stessa comunità italoamericana: da un lato le organizzazioni sindacali dei lavoratori guidate da Carlo Tresca (anarchico, giornalista e sindacalista, assassinato a New York nel 1943) e dall'altro un altro grande sostenitore di Roosevelt ma nemico giurato della macchina di potere del partito democratico newyorchese, Fiorello La Guardia (e con lui Vito Marcantonio). Conducendo una battaglia frontale proprio contro Pope e la Tammany Hall, Fiorello La Guardia diventa popolarissimo sindaco di New York dal 1933 al 1945.
Fortemente anti-comunista, Pope guardò con simpatia all'emergere del fascismo in Italia, divenendo uno dei principali punti di riferimento delle politiche mussoliniane negli Stati Uniti e il più potente nemico dell'antifascismo tra gli immigrati italiani in America.
Partecipò con Italo Balbo nella grande parata (foto a destra) organizzata nel 1933 per le strade di New York per celebrare la trasvolata atlantica. Divenuto presidente della divisione italiana del Comitato Nazionale Democratico nel 1936, Pope contribuì a convincere il presidente Roosevelt a prendere un atteggiamento neutrale sulla invasione dell'Etiopia da parte dell'Italia.
Tuttavia, la doppia fedeltà a Roosevelt e Mussolini si rivelò sempre più difficile da gestire con il progressivo allineamento di Mussolini alle politiche di Hitler. Dopo l'attacco a Pearl Harbor del dicembre 1941, Pope ruppe ogni residuo legame con Benito Mussolini e sostenne con entusiasmo lo sforzo bellico americano contro l'Italia fascista.
E’ stato detto che fu lo stesso Mussolini a suggerirgli di acquistare Il Progresso per favorire la dottrina fascista tra gli emigrati, ma il nipote David Paul Pope,  autore di "The Deeds of My Fathers. How My Grandfather and Father Built New York and Created the Tabloid World of Today", non e’ d’accordo.
"No, non fu quella la ragione dell'acquisto, anche se è vero che quando mio nonno nel '29 incontrò per la prima volta Mussolini, prese accordi per ricevere l'agenzia di stampa controllata dai fascisti. Ma mio nonno pensava che così avrebbe aiutato gli italiani in America e anche in Italia. E poi, quando Mussolini si allineò totalmente con Hitler, lui immediatamente si staccò dal regime fascista. Anche se sicuramente ha sofferto di quel distacco da Mussolini e l'Italia", disse David Paul a Stefano Vaccara in una intervista ad “America Oggi” nell’ottobre del 1910. 
- Ma Generoso Pope era o non era un fascista?
"In un certo senso direi di sì perché lui vedeva il fascismo come un passaggio necessario all'Italia per entrare nel capitalismo. Mio nonno era fondamentalmente un capitalista anticomunista, e vedeva nel fascismo italiano una fase necessaria ad allontanare i rossi, ma poi una volta svolto quel compito del fascismo, si sarebbe dovuta affermare la democrazia", rispose David Paul.
Nel dopoguerra Pope continuò ad esercitare un ruolo di primo piano all'interno del Partito democratico. Nel 1945 sostenne l'elezione di Harry S. Truman a presidente, e l'anno successivo il suo appoggio fu ancora una volta decisivo nel voto a William O'Dwyer come sindaco di New York. A livello internazionale, nei primi anni della guerra fredda, Pope d’intesa col presidente Truman lanciò una campagna tra i suoi lettori a sostegno della Democrazia Cristiana nelle elezioni del 1948.  Centinaia di migliaia di lettere partirono dagli Stati Uniti verso l’Italia da parte di italo-americani che invitarono familiari ed amici a non cedere alle lusinghe della “sinistra” e ad abbracciare la democrazia. La campagna fu coronata da successo, I comunisti  furono nettamente sconfitti alle urne. Perche’ lo fece?
"Mio nonno e mio padre non lo fecero (la campagna per la DC) soltanto per fare un favore al presidente degli Stati Uniti, ma soprattutto perché volevano aiutare gli italiani a non cadere nelle mani dei comunisti”, disse David Paul ad America Oggi .  “A Generoso Pope interessava di essere percepito ancora dalle autorità americane, così come da quelle italiane, come il canale principale nel rapporto tra le masse di emigrati italiani in America e la loro madrepatria. Generoso voleva essere ed era quella fonte di contatto. Così come quando denunciò Mussolini gli italoamericani lo seguirono, così riuscì anche a persuadere centinania di migliaia di parenti degli emigrati a non votare comunista”.
Generoso Pope morì per una malattia cardiaca nel 1950 e fu sepolto in un mausoleo di famiglia al Woodlawn Cemetery, New York.

(Da Vikipedia.it ed altre fonti)

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